Vogliamo sintetizzare in questa pagina la missione dell’Ordine riportando il testo della lettera circolare di Sua Altezza Reale il Granduca di Toscana e Gran Maestro dell’Ordine di Santo Stefano, indirizzata ai Cavalieri dell’Ordine in data 27 Gennaio 2025
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Oggetto: Invito a promuovere attività per l’ampliamento e la gestione delle aree protette in linea con gli obiettivi europei
Stimati Cavalieri,
con questa lettera desidero richiamare la vostra attenzione su una missione di grande importanza che ci vede protagonisti in qualità di membri dell’Ordine di Santo Stefano Papa e Martire: il contributo attivo agli obiettivi europei di ampliare la superficie di aree protette fino al 30% del territorio italiano, sia terrestre che marino.
La protezione del creato, in quanto dono divino, è parte integrante della nostra vocazione di Cavalieri. L’emergenza ambientale ci chiama oggi a intensificare i nostri sforzi per garantire la salvaguardia della biodiversità e degli habitat naturali, promuovendo iniziative che possano dare un contributo tangibile a questa causa.
Per questo, vi invito a organizzare nei vostri priorati attività mirate che possano sostenere e implementare questo obiettivo ambizioso ma necessario. In particolare, vi esorto a:
1. Coinvolgere imprenditori privati e aziende affinché sponsorizzino la creazione di nuove aree protette, che possano essere inserite nella Rete Natura 2000 o gestite dal Corpo Italiano di Soccorso Naturalistico dell’Ordine di Santo Stefano.
2. Collaborare con l’Accademia Umanistica Medicea di Scienze Naturali per:
• Progettare interventi per la tutela e l’ampliamento delle aree protette esistenti.
• Creare programmi di formazione per professionisti e osservatori volontari dedicati alla gestione e protezione delle aree protette.
• Promuovere progetti di sensibilizzazione e catechesi del creato rivolti al mondo cattolico, affinché anche i fedeli possano unirsi come osservatori volontari nel Corpo di Soccorso Naturalistico.
3. Sviluppare iniziative locali per informare, formare e coinvolgere le comunità nella protezione attiva della biodiversità e degli habitat naturali.
Allego integralmente il seguente testo, che fornisce un quadro esaustivo della situazione attuale e delle necessità prioritarie per il nostro Paese:
Testo allegato:
“Attualmente, in Italia, le aree protette coprono circa il 20% della superficie terrestre e il 10% dei mari. La Strategia dell’Unione Europea sulla biodiversità per il 2030 prevede l’obiettivo di proteggere il 30% sia della superficie terrestre che di quella marina attraverso sistemi di aree protette, inclusa la Rete Natura 2000.
Secondo i dati dell’ISPRA, in Italia oltre il 54% della flora e il 53% della fauna terrestre sono in uno stato di conservazione sfavorevole, mentre per gli habitat terrestri questa percentuale sale all’89%. Queste cifre indicano che, nonostante l’esistenza di aree protette, molte specie e habitat continuano a essere minacciati.
Per raggiungere una protezione adeguata delle specie a rischio, l’Italia dovrebbe ampliare le aree protette per coprire almeno il 30% del territorio terrestre e marino, in linea con gli obiettivi europei. Tuttavia, non esiste un numero preciso di nuove aree protette da istituire, poiché l’efficacia della conservazione dipende non solo dall’estensione delle aree protette, ma anche dalla loro gestione, dalla connettività ecologica tra di esse e dalla qualità degli habitat presenti.
Inoltre, strumenti come la “Carta della Natura” dell’ISPRA sono fondamentali per individuare le aree di maggior pregio naturale e quelle più a rischio di degrado, supportando così le decisioni relative all’istituzione di nuove aree protette e alla gestione di quelle esistenti.
In sintesi, per garantire una protezione efficace delle specie naturali a rischio in Italia, è necessario non solo aumentare l’estensione delle aree protette in linea con gli obiettivi europei, ma anche migliorare la gestione e la connettività ecologica, basandosi su dati scientifici aggiornati e strumenti di pianificazione come quelli forniti dall’ISPRA.”
Il nostro ruolo come Cavalieri
Come Cavalieri dell’Ordine di Santo Stefano, abbiamo il privilegio e la responsabilità di essere promotori del bene comune. La protezione del creato è un’espressione concreta della nostra carità e della nostra fedeltà alla vocazione cristiana. Vi invito dunque a rispondere con entusiasmo e impegno a questo appello, unendo le forze per servire la natura e le generazioni future.
Per ulteriori dettagli, vi invito a contattare la segreteria dell’Ordine. Vi ringrazio per la vostra dedizione e il vostro spirito di servizio.
Con stima e riconoscenza,
S.A.R. Ottaviano de’Medici di Toscana, Granduca di Toscana Titolare e Gran Maestro dell’Ordine di Santo Stefano Papa e Martire
“La salvaguardia del creato è una chiamata alla responsabilità e alla speranza. Insieme possiamo fare la differenza.”