Politica è un termine che i cittadini in Italia purtroppo non apprezzano, in un’ondata di populismo crescente che logora i Governi. Ma questa disaffezione è il risultato della scissione occorsa tra politica ed etica, senza la quale non può esserci buongoverno.
Il mondo greco ci ha trasmesso, attraverso i commenti di Aristotele sulla filosofia retorica, il concetto di etica della politica che si fonda sul vincolo di responsabilità verso gli abitanti di chi si trova a determinare le scelte destinate a imprimere un indirizzo a uno Stato. Se si scioglie il vincolo di responsabilità viene meno anche il concetto di rappresentatività della politica.
La rappresentanza politica è inoltre un’attività che chiede molto e impegnativa. Richiede che si conoscano la politica e le Istituzioni, ma soprattutto che si possieda il valore umano della “Nobilitas”, inteso in senso etimologico come la capacità governare con sapienza e generosità, nel segno della memoria e della tradizione.
Non si può pensare, come invece molti si trovano a fare, di improvvisarsi rappresentanti dei cittadini e quando questo accade, come è il caso di questi ultimi anni, presto ci si rende conto delle difficoltà che si hanno nel determinare una linea di governo che sappia guardare alle reali esigenze e alle prospettive di un Paese. Ed ecco perché anche il dibattito sul limite ai mandati dei politici appare il frutto di una destrutturazione del sistema politico, poiché non tiene conto delle conoscenze e delle competenze che il ruolo richiede, soprattutto quando ci si accinge a occupare un ruolo determinante di indirizzo come può essere oggi quello di governo o ministeriale.
Perché certo uno non vale uno, non qui e ora. Così come non può valere in un qualsiasi ambito professionale. Ne vale affidarsi esclusivamente alla guida dei tecnocrati che abbiano solo competenze professionali senza possedere anche il valore umano della “Nobilitas”, perchè non possono indirizzare le politiche di una Nazione.
Serve una guida Nobile e autorevole, consapevole delle difficoltà che comporta compiere scelte strategiche per il benessere dello Stato.