ANGELLIERI ALTICOZZI – (20 marzo 1758). Rinaldo. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche di Cortona e di Siena. Ammissione agli Ordine stefaniano e di Malta [XLV, 1].
BALDACCHINI – (5 giugno 1758). Antonio Filippo. Godimento del primo onore pubblico di Cortona (priorato) [XLV, 2].
BALDELLI – (30 luglio 1759). Giovanni Tommaso. Godimento del primo onore pubblico di Cortona (priorato) [XLV, 3].
BALDELLI – (15 giugno 1758). Cavaliere Girolamo, già ammesso all’Ordine stefaniano per giustizia [XLV, 4].
BALDELLI nei TOMMASI – (31 luglio 1758). Guglielma. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche [XLV, 5].
BARTOLINI BALDELLI – (30 luglio 1759). Domenico, abitante a Firenze. Ammissione all’Ordine di S. Stefano. Godimento del primo onore pubblico di Cortona (priorato) [XLV, 6].
BARTOLINI BALDELLI – (30 luglio 1759). Giuseppe Gaspero, abitante a Firenze. Ammissione all’Ordine stefaniano. Residenza nella prima magistratura cittadina (priorato) [XLV, 7].
BONI – (20 marzo 1758). Girolamo di Onofrio. Ammissione all’Ordine di S. Stefano per giustizia. Residenza nella prima magistratura cittadina (priorato) [XLV, 8].
BONI – (20 marzo 1758). Caterina e sorelle, figlie di Cesare. Residenza nella prima magistratura cittadina (priorato) [XLV, 9].
BOURBON DEL MONTE dei marchesi di Sorbello – (30 luglio 1759). Marchese Giuseppe. Ammissione all’Ordine stefaniano per giustizia. Godimento continuato dei primi onori pubblici982 [XLV, 19].
982 Diploma dell’imperatore Carlo IV conferente il titolo di marchese. Numerosi documenti attestanti diplomi concessi dai granduchi e di accomandigie.
CATTANI – (20 marzo 1758). Giovanni Battista d’Orazio. Ammissione all’Ordine stefaniano per giustizia983 [XLV, 10].
983 Gli antenati del comparente possedevano i tre castelli di Monte Gualandro, Spoltaglia e Castelnuovo.
LAPARELLI – (20 marzo 1758). Candido di Francesco. Residenza nella prima magistratura cittadina (priorato) [XLV, 11].
LAPARELLI – (20 marzo 1758). Cavaliere Settimio. Ammissione agli Ordini di S. Stefano e di Malta [XLV, 12].
LAPARELLI – (20 marzo 1758). Giovanni Battista del cavaliere Marc’Antonio. Ammissione agli Ordini stefaniano e di Malta [XLV, 13].
LAPARELLI – (20 marzo 1758). Cavaliere Lapo del cavaliere Filippo. Ammissione agli Ordini stefaniano e di Malta [XLV, 14].
LAPARELLI – (20 marzo 1758). Francesco Onofrio. Ammissione all’Ordine di S. Stefano. Residenza nella carica del priorato [XLV, 15].
LUCCI – (20 marzo 1758). Cristofano984 e fratelli. Residenza nella prima magistratura cittadina (priorato) [XLV, 16].
984 Il comparente era scrivano generale della Comunità di Cortona, carica che non si considerò di pregiudizio alla sua nobiltà.
MANCINI – (5 giugno 1758). Cavaliere Antonio Francesco di Cosimo, già ammessi per giustizia all’Ordine stefaniano [XLV, 17].
MANCINI – (5 giugno 1758). Cavaliere Giovanni Battista del cavaliere Rutilio. Già ammessi agli Ordini di Malta e di S. Stefano per giustizia. Fede del possesso della cittadinanza fiorentina [XLV, 18].
NUCCIARELLI – (20 marzo 1758). Gregorio di Domenico. Residenza nella prima magistratura cittadina (priorato) [XLV, 20].
ORSELLI – (15 gennaio 1759). Arnobio. Residenza nella prima magistratura cittadina (priorato) [XLV, 21].
PALEI – (31 luglio 1758). Bernardino di Giovanni Battista. Residenza nella prima magistratura cittadina (priorato) [XLV, 22].
PALEI – (31 luglio 1758). Domenico. Residenza nella prima magistratura cittadina (priorato) [XLV, 23].
PALEI – (31 luglio 1758). Angiola di Guido. Residenza nella prima magistratura cittadina (priorato) [XLV, 24].
PANCRAZI – (5 giugno 1758). Filippo di Giovanni. Residenza nella prima magistratura cittadina (priorato) [XLV, 25].
PANCRAZI nei VALENDI – (5 giugno 1758). Barbara di Niccolò, di Viterbo. Residenza nella prima magistratura cittadina (priorato) [XLV, 26].
PASSERINI – (5 giugno 1758). Cavaliere Giuseppe del balì Passerino. Fede dell’esercizio ininterrotto del priorato a partire dal 1433. Ammissione all’Ordine di Malta ( e di S. Stefano, che però non si allegò agli atti)985 [XLVI, 1].
985 Cittadinanza fiorentina dal 1524.
PASSERINI – (5 giugno 1758). Leone di Cosimo. Fede dell’esercizio ininterrotto del priorato a partire dal 1433986 [XLVI, 2].
986 Cittadinanza fiorentina dal 1524.
PASSERINI – (5 giugno 1758). Francesco del cavaliere Silvio. Fede dell’esercizio ininterrotto del priorato a partire dal 1433. Ammissione all’Ordine di Malta ( e di S. Stefano, che però non si allegò agli atti)987 [XLVI, 3].
987 Cittadinanza fiorentina dal 1524.
DI PETRELLA (Bourbon di Petrella)- (5 giugno 1758). Marchese Ugolino e figli, di Cortona. Fede dell’esercizio ininterrotto del priorato dal 1472 [XLVI, 4].
PONTELLI – (15 gennaio 1759). Giovanni Battista di Venuto. Residenze nelle pubbliche magistrature attestate dal 1466. Ammissione all’Ordine stefaniano per giustizia [XLVI, 5].
QUINTANI – (15 gennaio 1759). Giuseppe di Giovanni Battista. Fede dell’esercizio ininterrotto del priorato dal 1518 [XLVI, 6].
RIDOLFINI – (20 marzo 1758). Cavaliere Galeotto di Francesco, già ammessi per giustizia all’Ordine stefaniano. Fede dell’esercizio ininterrotto del priorato dal 1466 [XLVI, 7].
RISTORI – (5 giugno 1758). Antonio di Giovanni. Fede dell’esercizio ininterrotto del priorato dal 1485988 [XLVI, 8].
988 Si allega scrittura di rinuncia a tutti gli uffici che si godevano come notai del Collegio nobile cortonese e fede del dicembre 1750 del Magistrato dei signori del proconsolo di Firenze in cui si dichiarava che il comparente veniva cassato dal ruolo del Collegio dei notai.
RISTORI – (15 gennaio 1759). Mario di Francesco. Fede attestante il possesso ininterrotto dei primi onori pubblici dal 1479 [XLVI, 9].
SELLARI – (5 giugno 1758). Reginaldo di Odoardo. Fede dell’esercizio ininterrotto del priorato dal 1479 [XLVI, 10].
SERNINI – (5 giugno 1758). Paolo di Pier Lorenzo. Attestato del possesso dei primi onori pubblici dal 1480 [XLVI, 11].
SERNINI – (5 giugno 1758). Cavaliere Antonio e fratelli. Ammissione agli Ordini di Malta, di S. Stefano (ma qui non attestato) e dell’Ordine militare di Rodi. Fede dell’esercizio ininterrotto del priorato dal 1460989 [XLVI, 12].
989 Diploma imperiale di Massimiliano I del 1518 conferente il titolo di conte e nobile imperiale.
TOMMASI – (31 luglio 1758). Cavaliere Annibale di Niccolò. Attestato dell’esercizio ininterrotto delle maggiori magistrature cittadine dal 1457. Ammissione per giustizia all’Ordine stefaniano dal 1589 [XLVI, 13].
TOMMASI – (31 luglio 1758). Cavaliere Piero di Tommaso. La famiglia era riseduta nel Consiglio cittadino dal 1261 e tra i membri del priorato dal 1457 [XLVI, 14].
TOMMASI – (31 luglio 1758). Ugolino di Girolamo. Fede dell’esercizio ininterrotto del priorato dal 1457 [XLVI, 15].
TOMMASI – (31 luglio 1758). Ranieri di Antonio Domenico. Fede dell’esercizio ininterrotto del priorato dal 1457. Ammissione all’Ordine di Malta990 [XLVI, 16].
990 Possesso della cittadinanza fiorentina dal 1555.
TOMMASI – (31 luglio 1758). Cavaliere Francesco d’Enea991 [XLVI, 17].
991 Diploma del duca di Parma e Piacenza Francesco Farnese di conferimento per giustizia della croce dell’Ordine sacro e imperiale costantiniano e Religione di San Giorgio. Si pose sotto riserva l’ammissione del figlio del comparente, Antonio, al tempo sotto processo per un delitto e che venne condannato all’esilio.
VAGNUCCI – (5 giugno 1758). Niccolò di Jacopo. Ammissione agli Ordini gerosolimitano e stefaniano,
per giustizia. Si attestò il possesso del castello di Valiano992 [XLVI, 18].
VENUTI – (5 giugno 1758). Cavaliere Sebastiano del cavaliere Giuseppe. Fede dell’esercizio ininterrotto del priorato dal 1487 [XLVI, 19].
VENUTI – (5 giugno 1758). Valerio del cavaliere Adriano. Fede dell’esercizio ininterrotto del priorato dal 1487 [XLVI, 20].
VENUTI – (5 giugno 1758). Cavaliere Niccolò Marcello993. Fede dell’esercizio ininterrotto del priorato dal 1487. Ammissione all’Ordine stefaniano [XLVI, 21].
993 Il comparente era stato nominato marchese per volontà del re delle due Sicilie.
VENUTI – (5 giugno 1758). Pier Lorenzo di Giuseppe. Fede dell’esercizio ininterrotto del priorato dal 1520 [XLVI, 22].
VENUTI – (5 giugno 1758). Lodovico di Piero. Fede dell’esercizio ininterrotto delle maggiori magistrature pubbliche dal 1486. Si riconosceva essere appartenente allo stesso stipite del cavaliere Niccolò Marcello Venuti [XLVI, 23].
ZACCAGNINI – (15 gennaio 1759). Sebastiano di Tiberio. Attestarono l’esercizio delle prime magistrature pubbliche, essendo stati del numero dei riformatori dal 1430 e tra i priori dal 1480 [XLVI, 24].
ZEFFERINI negli INCONTRI – (5 giugno 1758). Maria Francesca del conte Francesco. Fede dell’esercizio ininterrotto del priorato dal 1454 [XLVI, 25].