CAMPUS UMANISTICI MEDICEI – LINEE GUIDA

Le presenti linee guida sono state gentilmente suggerite alla Corona Granducale Medicea di Toscana dalla Generosa Dama Sabita Viana, Dama dell’Ordine Civico Mediceo e docente di ruolo del Ministero Italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Introduzione

In un mondo sempre più dinamico, liquido, confuso, in cui persino la cultura risponde al diktat di una immediata fruibilità legata alla formazione specifica di mestieri che nascono e tramontano e spesso sono letteralmente inventati, soppesati e giudicati in base alla logica di una monetizzazione istantanea (lo slogan della modernità incita spesso i giovani a “inventarsi un lavoro”) l’uomo ha smesso da tempo di essere al “centro del mondo” ma ne è diventato una triste “periferia” perché slegato, sciolto da valori fondamentali che oggi sono considerati obsoleti ma che sono imprescindibili per il nostro senso di identità umana. Una competenza non può prescindere dalla conoscenza e la conoscenza parte da dentro di noi e si estende all’esterno di noi stessi.  Homo sum humani nihil a me alienum puto (“Sono un essere umano, nulla che sia umano mi è estraneo” Terenzio da Heautontimoroùmenos [165 a.C.]) Il drammaturgo latino Terenzio, molti secoli prima dell’Umanesimo, ci ha regalato una splendida definizione di “essere umano” e ci riporta alla necessità di far rifiorire il pensiero critico, la fatica, la volontà, l’impegno, concetti che come ‘aerei quadri astratti’ non hanno una cornice materiale, ma devono essere interiorizzati e messi in pratica con l’esercizio.

Cinque sono i valori umani fondamentali dell’esistenza civile sui quali il Nuovo Umanesimo Mediceo si prefigge di attirare l’attenzione di tutti al fine di ricreare un equilibrio naturale stabile fra individuo e genere umano nonché fra genere umano e ambiente, ora reso instabile dall’eccessivo “individualismo” moderno, frutto della  pratica eccessiva del valore della ragione rispetto agli altri valori umani fondamentali:

  1. ragione intesa come capacità di distinguere e ordinare
  2. bellezza intesa come capacità di creare in armonia con l’ambiente
  3. nobilitas intesa in senso etimologico come capacità di governare con sapienza e generosità
  4. libertas intesa in senso filosofico greco come la capacità di conoscere e rispettare le leggi della natura in modo autonomo
  5. humanitas intesa come capacità di provare  slancio emotivo verso i propri simili.

Per favorire la formazione umanistica degli studenti delle scuole elementari, medie e superiori l’Accademia Umanistica Medicea intende creare, nelle pertinenze delle Parrocchie, dei Campus umanistici, ovvero luoghi dove invitare i ragazzi a studiare negli orari extra-scolastici e a frequentare le attività proposte (culturali, formative, conviviali, ludiche ecc.). Verranno seguite queste linee guida ispirate ai suddetti valori umani che sono la radice e il fondamento della cultura indoeuropea:

1) la ragione, la quale implica anche la ‘curiosità’, cioè la mobilità dell’intelligenza, lo slancio creativo verso la novità che porta alla creatività, alla fantasia e al desiderio di sapere e di apprendere il più possibile, non limitandosi a orizzonti prescritti ma andando il più possibile oltre, alla ricerca di nuove soluzioni, strade, idee e progetti

2) e 4) la bellezza e la libertas, le quali costituiscono la linfa vitale di ogni esistenza

3) la nobilitas, la quale implica il ‘lavoro’ cioè la “fatica” finalizzata a uno scopo preciso, a un obiettivo raggiungibile e concreto. Elemento fondamentale per una buona formazione è appunto l’applicazione allo studio in modo serio e continuativo sapendo che la conoscenza non è “fast”, ma “slow” e che solo le cose apprese lentamente e con impegno (che ovviamente comporta la fatica di uno studio accurato) portano a un risultato. Si tratta di un atteggiamento mentale che porta i ragazzi ad imparare la tenacia, ad apprezzare lo sforzo finalizzato a un obiettivo più grande, senza rifugiarsi in scappatoie e semplificazioni. Un atteggiamento che li renda cioè pronti ad affrontare, a testa alta, le sfide del mondo contemporaneo

5) l’humanitas, la quale richiede l’attenzione ai bisogni educativi degli studenti mettendo gli stessi nuovamente “al centro” dei programmi didattici e della loro specifica formazione attraverso una programmazione che non semplifica o banalizza i contenuti ma al contrario li arricchisce e li personalizza, anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie. Un costante rafforzamento dell’autostima fin dalla scuola dell’infanzia che preveda un continuo confronto di opinioni e l’esercizio costante dell’autocritica in senso formativo. L’humanitas è anche la premura, la gentilezza, la grazia e l’attenzione partecipe nei confronti degli studenti, delle loro esigenze e dubbi. Una guida affidabile e sicura per aiutarli concretamente in ogni fase del loro lungo percorso formativo.

Applicazione dei cinque valori nei vari livelli di scuola.

Come applicare questi valori a scuola? Attraverso un attento studio delle materie umanistiche (letteratura, storia, geografia, arte) che oggi pare superato, inadeguato. Si tratta di un grave errore cancellare dalla memoria storica di un popolo le radici culturali della sua genesi. Lo stesso vale per i processi di semplificazione, banalizzazione e riadattamento in quanto questa eredità storico-culturale non è negoziabile. Lo studio delle materie umanistiche deve necessariamente affiancare quelle tecnico-scientifiche, linguistiche ed informatiche e l’educazione civica che sono il polo del mondo attuale. Si tratta di elaborare un percorso che,  parta dalla scuola dell’infanzia e prosegua fino all’università.

Applicazione dei cinque valori nei Campus Umanistici Medicei

Volendo sopperire alle attuali carenze di formazione umanistica nelle scuole, il Corpo dei Gonfalonieri Medicei di Cultura e Libertà dell’Ordine Civico Mediceo intende creare delle opportunità formative  parallele a quelle della scuola ufficiale, ovvero intende fornire agli studenti che frequenteranno i nostri “Campus Umanistici” una formazione umanistica extrascolastica basata sui criteri sotto esposti pensati direttamente per le scuole.

SCUOLA DELL’INFANZIA

I  bambini tra i tre e i cinque anni hanno bisogno che vengano applicati per la loro formazione i principi di HUMANITAS e LIBERTAS. Si tratta di un momento particolarissimo del loro processo formativo che li pone al di fuori della famiglia e della figura parentale. Una didattica basata sulle loro esigenze e costruita letteralmente intorno a loro vuol dire concretamente:

  • modificare il rapporto uno a uno che solitamente i bambini instaurano in famiglia e portarli a interagire in modo corretto con gli altri
  • dare regole condivise spiegando sempre in modo semplice e chiaro le motivazioni per cui tali regole esistono
  • prevedere punizioni nel caso che queste non vengano rispettate e fare comprendere che il rispetto delle regole è alla base del benessere di tutti
  • insegnare ai bambini  il rispetto per se stessi e per gli altri e a prendersi cura non solo dei propri oggetti personali  ma a rispettare quelli altrui (pennarelli, giocattoli etc)
  • stimolare creatività, curiosità ed  inventiva attraverso giochi  non pre-confezionati in cui i bambini debbano mettere in pratica regole sociali stabilite e inventate da loro stessi  e aggregarsi , stare insieme in modo collaborativo
  • mettere i bambini in relazione con il mondo della natura e con gli animali, insegnando loro a rispettare l’ambiente e le creature viventi attraverso uscite sul territorio mirate anche a conoscere in modo elementare alcuni elementi della geografia dei luoghi, dei prodotti agricoli e tipici del territorio
  • spiegare in modo semplice attraverso strumenti audiovisivi (brevi cartoni animati o filmati) la buona alimentazione e creare (se possibile) occasioni di educazione al gusto e all’assaggio di prodotti sani e tipici del territorio (geografia “alimentare”)
  • alternare a momenti di gioco e di silenzio, è importante infatti preservare la “cultura del silenzio” come ad esempio in determinate attività o a mensa (dove è importante almeno abbassare il volume della voce e comportarsi in modo rispettoso verso gli insegnanti, i compagni e il cibo servito che non deve essere assolutamente sprecato o considerato un “gioco”). A tal fine è importante abituare i bambini fin da molto piccoli a brevi momenti di riflessione, attraverso attività che richiedano attenzione e tempo (colorare disegni con dettagli, fare puzzle, ascoltare e commentare fiabe e favole). Si tratta di una strategia fondamentale per evitare la diffusione in seguito di disturbi dell’attenzione e dell’iperattività che rappresentano un grave problema soprattutto a livello scolare per molti bambini, pre-adolescenti e adolescenti
  • sviluppare la creatività artistica e musicale, in modo adeguato al livello scolastico
  • sviluppare la conoscenza delle tradizioni socio-culturali e della memoria, in modo adeguato al livello scolastico.

SCUOLA PRIMARIA

I bambini dai sei a dieci anni hanno bisogno che vengano applicati nella loro formazione soprattutto i principi di RAGIONE, NOBILITAS e HUMANITAS. Si tratta di incominciare gradualmente il processo di scolarizzazione di cui la scuola dell’infanzia ha rappresentato l’introduzione. In questa fase della loro formazione essi sono in grado di sviluppare abilità e competenze più complesse, fondamentali per i successivi cicli di scuola. Concretamente si elencano di seguito alcune linee educative possibili e di particolare rilevanza:

  • insegnare a leggere in modo corretto e non “meccanicolentamente e con sentimento (lettura creativa e recitativa) e favorire il più possibile la lettura
  • insegnare le prime nozioni non ludiche nell’uso di tablet, pc e strumenti multimediali
  • consolidare e rafforzare gli insegnamenti di educazione civica e le norme di buona educazione e di rispetto reciproco
  • sensibilizzare i bambini al rispetto per la natura e gli animali
  • sviluppare il senso di empatia verso gli altri e le loro diversità
  • valorizzare la diversità in tutte le sue manifestazioni (fisiche, sociali, razziali, religiose) per evitare qualunque forma di bullismo o discriminazione
  • sviluppare la “cultura del bello” in Arte, Letteratura e nella quotidianità attraverso brevi visite guidate a musei con l’ausilio di laboratori specifici per bambini, attraverso l’apprendimento mnemonico di brevi parti di poesie al fine di apprendere un lessico ricco e variegato
  • sviluppare il gusto per l’etimologia delle parole attraverso semplici giochi linguistici, spiegando il significato di parole curiose con brevi storielle divertenti (dalla quarta elementare)
  • insegnare l’uso della penna e la giusta postura da tenere nell’atto di scrivere (cosa fondamentale che permette sia lo sviluppo graduale di una grafia leggibile e chiara, sia di evitare problemi fisici legati ad una cattiva abitudine relativa alla postura della mano, del polso e della schiena
  • sviluppare la creatività artistica e musicale, in modo adeguato al livello scolastico
  • sviluppare la conoscenza delle tradizioni socio-culturali e della memoria, in modo adeguato al livello scolastico
  • sviluppare la conoscenza e il rispetto dell’ambiente e della natura, in modo adeguato al livello scolastico.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

I ragazzi dagli undici ai quattordici anni devono approfondire i concetti di RAGIONE e sviluppare quello di NOBILITAS attraverso un esercizio costante e graduale delle varie discipline che consenta loro di assumersi poco a poco delle responsabilità in particolare:

  • apprendere ad usare e organizzare in modo responsabile il materiale scolastico personale e fornito  a scuola (zaino, astuccio, quaderni, libri ma anche fotocopie  e materiali vari forniti dai docenti)
  • imparare ad usare in modo corretto il diario scolastico
  • imparare a “sfruttare” alcuni momenti di pausa a scuola per svolgere compiti e studiare lezioni
  • avere la massima cura degli arredi e forniture scolastiche (sedie, banchi, pc, lavagne digitali …) in quanto non propri ma “comuni” ad altri studenti
  • avere un atteggiamento rispettoso negli spazi comuni scolastici (mensa, bagno, palestra, aule multimediali)
  • comprendere e rispettare regole e norme per il rispetto reciproco e il  comune benessere a scuola
  • apprendere alcune abilità manuali e pratiche della vita di ogni giorno con la guida di docenti e di adulti esperti (ad es. imbiancare una parete, cucinare piatti essenziali e semplici, attaccare un bottone, montare piccoli oggetti seguendo le istruzioni contenute nella guida al montaggio)
  • apprendere l’arte del riciclo dei materiali e del cibo per evitare sprechi attraverso semplici esercizi pratici quotidiani (ad es. riutilizzare i sacchetti di plastica della spesa)
  • apprendere gli usi pratici e fondamentali della lingua italiana, della matematica, della geometria e dell’informatica per risolvere situazioni pratiche e reali (imparare a leggere e capire una bolletta, scrivere un breve curriculum vitae, imparare ad usare piccole somme di denaro amministrandole in modo responsabile e  apprendendo a fare piccoli bilanci spesa
  • valorizzare al massimo l’importanza dello studio e dell’apprendimento delle lingue straniere nella quotidianità con particolare attenzione all’Inglese e allo Spagnolo (almeno livelli B 1 e B 2 alla fine del ciclo di scuola ) attraverso la conversazione in lingua, la lettura di piccoli libri e la visione di film e cartoni animati (sottotitolati in Italiano)
  • collaborare con il personale scolastico nella pulizia delle aule e del locale mensa (quando è possibile)
  • apprendere i principi base del crowdfunding o raccolta fondi per finanziare piccoli progetti di comune utilità (finanziare gite o uscite di istruzione, finanziare l’acquisto di materiali scolastici come penne, quaderni, fogli, matite, libri per alunni bisognosi o in difficoltà) attraverso l’ideazione di piccoli progetti pratici fattibili (ad es. vendita di manufatti)
  • imparare a gestire a turno la biblioteca o videoteca scolastica
  • informare bene i ragazzi, oltre alla partecipazioni ai classici “Open day” e all’osservazione di alcune lezioni di scuola superiore, alla fine del terzo anno di scuola secondaria di primo grado, sulle tipologie di scuola superiore e sulle differenze di scuole esistenti, nonché sull’importanza della scelta della scuola superiore in base a parametri pratici ( es reali capacità personali, motivazione allo studio, possibilità o meno di proseguire gli studi all’università ..etc) e prevedere test di ingresso identici a quelli proposti a inizio anno dai vari tipi di scuola.
  • sviluppare la creatività artistica e musicale, in modo adeguato al livello scolastico
  • sviluppare la conoscenza delle tradizioni socio-culturali e della memoria, in modo adeguato al livello scolastico
  • sviluppare la conoscenza e il rispetto dell’ambiente e della natura, in modo adeguato al livello scolastico.

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

I ragazzi dai quattordici ai diciannove anni devono potenziare il concetto di RAGIONE e NOBILITAS approfondendolo il più possibile a livello interdisciplinare; in sintesi:

  • tutelare e salvaguardare gli aspetti basici della lingua e della cultura italiana attraverso l’uso costante dell’etimologia delle parole e l’uso del dizionario (anche digitale) perfino  negli indirizzi di scuola tecnico-scientifica, declinandola anche nelle scuole professionali ma con finalità più pratiche (ad es. puntare su aspetti pratici della lingua analizzando documenti burocratici della vita quotidiana imparando a comprenderne gli elementi fondamentali, scrivere in maniera corretta, imparare a gestire un colloquio di lavoro in ogni suo aspetto, curare una presentazione con mezzi informatici etc.)
  • potenziare l’uso pratico della lingua inglese, tedesca e spagnola in situazioni reali, attraverso l’uso di strumenti multimediali, di film, canzoni, discorsi pubblici a seconda della tipologia di scuola scelta
  • apprendere le basi della lingua cinese e araba (minimo livelli A1 e A2 alla fine del quinto anno di scuola) con docenti madre-lingua.
  • favorire borse di studio per alunni meritevoli in particolari difficoltà economiche
  • prevedere periodi da sei mesi a un anno all’estero per gli ultimi anni di corsi per approfondire le conoscenze linguistiche
  • prevedere stage lavorativi selettivi in ambienti di lavoro specifici  (specie per le scuole tecniche o professionali ma anche per i licei) che consentano ai “datori di lavoro” sgravi fiscali  e li sollevino da pesanti responsabilità assicurative nei confronti dei ragazzi a cui insegnano un mestiere
  • incentivare il lavoro part-time o estivo come momento di formazione e di possibilità per i ragazzi di contribuire almeno in parte alle spese della loro formazione  superiore o in vista di quella universitaria
  • sensibilizzare gli studenti (del quinto anno), che intendono iscriversi  sui costi degli studi universitari e informarli in modo chiaro sulle varie facoltà e sulle materie di studio prevedendo giornate di “open day” nelle università e simulazioni di test di ingresso ( almeno due o tre mesi prima della fine del quinto anno scolastico di scuola superiore)
  • sviluppare la creatività artistica e musicale, in modo adeguato al livello scolastico
  • sviluppare la conoscenza delle tradizioni socio-culturali e della memoria, in modo adeguato al livello scolastico
  • sviluppare la conoscenza e il rispetto dell’ambiente e della natura, in modo adeguato al livello scolastico.